venerdì 2 novembre 2007

Sbirri nelle fiction e nella realtà

Qualcosa non mi quadra.
Rispetto ad altri paesi l'Italia ha un elevatissimo numero di componenti le forze dell'ordine eppure i malviventi di tutte le etnie, a cominciare dalla nostra, hanno agio di farvi i comodacci loro.
Come mai?
D'accordo, le risposte sono molte:
  • l'ipergarantismo applicato a pioggia, il quale vanifica spesso l'azione delle forze dell'ordine;
  • lo spropositato numero di scorte a gente che conta o che conta molto meno ma fa tanto persona che conta avere la scorta personale;
  • il gran numero d'imboscati (spesso, ammettiamolo, per motivi di salute o d'età) nelle varie questure, prefetture, distretti, caserme e via discorrendo;
  • il lassismo dilagante in ogni settore della società;
  • le mafie che prevaricano lo Stato in gran parte d'Italia e contro cui le varie azioni repressive non sono mai sufficienti;
  • eccetera.
Però v'è un aspetto su cui gradirei soffermarmi e gradirei sapere se il mio è solo un sospetto (a pensar male... con quel che segue).
Il punto è questo: da che mondo è mondo gli "sbirri corrotti" sono sempre esistiti ed esistono tuttora; orbene, possibile che in un paese come il nostro, ad altissimo indice di corruzione, gli sbirri siano sempre e comunque i gentiluomini che ci vengono presentati nelle varie fiction televisive? In altri termini mi chiedo se sia poi vero che nessun componente le forze dell'ordine prende mazzette per chiudere un occhio, o magari tutti e due, e quindi favorire il dilagare della malavita.
Sono certo che, se una simile domanda cominciasse a circolare, si leverebbe un coro di proteste non solo da parte di politicanti d'ogni risma, pennivendoli, commentatori televisivi, preti prezzemolini, ex ministri con problemi tiroidei, presidenti emeriti e gente simile, sempre pronti a tuonare sull'"onorabilità dei nostri eroici... bla, bla, bla", ma anche da parte di quei cittadini sempliciotti che, secondo i sondaggi, ritengono le forze dell'ordine al primo posto tra le istituzioni più affidabili.
Chi scrive non condivide certe acritiche prese di posizione e ritiene interesse delle stesse forze dell'ordine che si cominci - se esistono e se non dormono - a far lavorare quelli che, nei telefilm americani, vengono deminati gli uomini degli "Affari Interni".
Purtoppo, in uno stato dove il "Porto delle nebbie" è una delle ambientazioni preferite, non salterà fuori molto, ma tentar non nuoce.

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