martedì 15 luglio 2008

Citazione di Brecht (con commento)

Cito il seguente epigramma di Brecht:
Generale, il tuo carro armato è una macchina potente.
Spiana un bosco e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto: ha bisogno di un carrista.
Generale, il tuo bombardiere è potente.
Vola più rapido d’una tempesta e porta più di un elefante.
Ma ha un difetto: ha bisogno di un meccanico.
Generale, l’uomo fa di tutto.
Può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto: può pensare.
Il guaio - aggiungo io - è che l'uomo ha un difetto ancora più grande: può anche non pensare e troppo spesso abusa di questa sua facoltà.

domenica 13 luglio 2008

Neomaccartisti

Certe "deiezioni" cerebrali di stampo neomaccartista incoraggiano chiaramente la feccia neonazifascista, al punto di farmi ritenere che neomaccartisti e neonazifascisti siano le due facce d'un unica medaglia: i primi si dichiarano democratici (a senso unico, però), i secondi almeno hanno l'onestà di dichiarare che a loro della democrazia non può fregargliene di meno.
In altri termini si tratta d'un unico branco, un branco già formatosi in tempi oscuri ma che torna ad essere particolarmente pericoloso non solo per l'Italia ma anche a livello europeo, come i fatti dimostrano.
Il comunismo è morto, sepolto e putrefatto - anche se qualche patetico personaggio sembra non essersene ancora reso conto - per cui i "comunisti" contro cui tale branco s'accanisce sono coloro che non la pensano allo stesso modo (ammesso e non concesso che i "diversamente evoluti" siano in grado di pensare qualcosa).

sabato 12 luglio 2008

Ludere necesse est, vivere non est necesse

Il cosiddetto "divertimento coattivo" (non importa come ci si diverte, né dove, né con chi pur d'entrare nel gioco) è da tempo diventato una sorta d'imperativo categorico per troppi giovani; una sorta di Moloch cui dedicare il tempo, le aspettative, lo stile di vita, trascurando tutti gli altri aspetti per cui la vita merita d'essere vissuta, e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.
Cinicamente si potrebbe affermare che la cosa non sarebbe poi tanto grave se vittime di questo "darwinismo ludico" fossero solo quelli che vi si buttano corpo e anima: il guaio è che a rimetterci sono anche molti non interessati a giocarsi l'esistenza per un istante di sballo.

mercoledì 9 luglio 2008

In memoria di Rigoni Stern

Alcuni giorni fa moriva Mario Rigoni Stern, cittadino stimato ed esemplare, scrittore di chiara fama, personaggio alieno da esibizionismi e SOLDATO che, dopo aver patito sulla sue pelle l'esperienza della guerra, seppe illustrarla senza faziosità né livore ma con profonda umanità.
A mio modesto avviso il Ministero della Difesa, nella triste circostanza, avrebbe dovuto riservare maggior attenzione al soldato Rigoni Stern ma, evidentemente, a chi coltiva certe idee (anche se proclama d'averle ripudiate) non interessa chi ha combattuto con onore pur non condividendo il regime per cui combatteva.
Ebbene, allora mi permetto di sottoporre a chi di dovere queste parole di Carlo Delcroix, eroe e grande invalido della guerra 15-18 nonché figura eminente d'una Destra con cui certi politici d'oggigiorno nulla hanno a che fare:
Tutti avevano la faccia del Cristo
nella livida aureola dell'elmetto.
Tutti portavano la croce del supplizio
nella croce della baionetta
e nelle tasche il pane dell'ultima cena
e nella gola il pianto dell'ultimo addio.
Tutti, anche quelli che riuscirono a "torna' a baita" come Mario Rigoni Stern.