giovedì 1 novembre 2007

Commento al decreto sui Rom(eni)

"Meglio tardi che mai" verrebbe voglia di dire.
Stavolta quei [censura] della sinistra radicale (tranne i soliti scalzacani "disubbidienti") hanno protestato blandamente e si sono soprattutto limitati a una raccomandazione: quella di non fare d'ogni erba un fascio.
Non c'è problema: noi moderati, a qualunque schieramento apparteniamo, non siamo soliti generalizzare, la nostra etica lo impedisce.
Solo i fascisti d'ogni colore fanno d'ogni erba un fascio (per questo si chiamano fascisti).
Non per nulla i fascisti di destra (neri, verdi, bianchi o azzurri) gratificano con il termine "comunista", senza troppi distinguo, chiunque non sia della loro opinione; i fascisti di sinistra, dal canto loro, usano lo stesso tono salvo che il termine è "fascista".
La differenza - molto pericolosa per la democrazia - è che i secondi non hanno i numeri per fare un beato piffero; invece i primi i numeri li hanno, e anche importanti. Se però i secondi avessero i numeri per fare più d'un beato piffero, idem con patate... E mi scuso per il discorso incasinato.
Noi cittadini onesti e moderati possiamo solo aspettare che il tempo faccia il suo corso e restare seduti sulla riva del fiume: prima o poi vedremo galleggiare qualche cadavere e stapperemo una bottiglia di champagne.
Tornando al tema mi limito a un'esortazione: chi ha certe responsabilità si dia da fare! E alla svelta. Nessuno, di destra o di sinistra che sia, è più disposto ad attendere.
P.S. - Qualcuno, leggendo i "post" passati e futuri, obietterà: "e tu ti dici moderato? Ma fammi il piacere!" Il fatto è, caro qualcuno, che anche noi moderati, talvolta, abbiamo il vizio d'incazzarci; io poi non ce l'ho solo talvolta ma spesso, sempre più spesso.

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