giovedì 1 aprile 2010

Un dato insignificante?

Ancora una volta Berlusconi - anche se potrebbe smentirlo tra qualche giorno o tra qualche ora - sembra aver fatto d’una tornata elettorale una sorta di “ordalia” o quanto meno un referendum sulla sua persona e sul suo operato.
Ebbene, chi scrive, osservando il “Corriere” del 31.03 (pag.19), ha fatto le seguenti operazioni.
• Ha scartato i movimenti il cui elettorato non può ritenersi berlusconista al 100 % (Lega - La Destra - UDC), più gli ”altri”.
• Ha sommato le percentuali dei voti dei movimenti il cui elettorato è (quasi) sicuramente antiberlusconista - PD, IDV, Comunisti, Sinistra, Verdi, Pannella/Bonino - ottenendo come risultato 40.9 %.
• Ha confrontato questo dato con la percentuale ottenuta dal PDL, il cui elettorato è (quasi) sicuramente berlusconista, e cioè 31 %.
Mi sembra di poter concludere che - se di referendum s’è trattato - gli antiberlusconisti l’hanno vinto con ampio margine, ancorché sia lecito dubitare che riescano a raggiungere un accordo in tempi ragionevoli.
Mi rendo conto che si tratta d’un conto grossolano, approssimativo e discutibile, ma lo si può definire del tutto irrilevante sul piano oggettivo?
E, in caso di risposta positiva, perché lo è?
Chiedo venia per l’ignoranza.

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