giovedì 18 settembre 2008

Un'idea sbagliata circa l'effetto-serra?

Quando sui giornali si parla d'effetto-serra appare spesso un disegnino che schematizza il fenomeno in modo non conforme alla realtà.
Provo a spiegare il disegnino ma, temendo di non essere sufficientemente chiaro, confido nel fatto che molti rammentino d'averlo visto e facciano mente locale.
Ebbene, il disegnino consiste, più o meno, nella seguente rappresentazione:
  • In basso appare il globo terrestre;
  • Tutt'attorno al globo una striscia d'un certo spessore che, circondando il globo, sta a indicare l'atmosfera;
  • Al disopra di questa, una seconda striscia - più sottile e di tonalità diversa - starebbe a indicare uno strato d'anidride carbonica che, con l'aumentare delle emissioni, s'accumulerebbe al disopra dell'atmosfera acquistando sempre maggior consistenza.
Questi i primi elementi del disegnino che riepilogo nel modo seguente: la terra è circondata dall'atmosfera la quale, a sua volta, sarebbe circondata da uno strato sempre più consistente d'anidride carbonica.
Gli ulteriori elementi intendono illustrare in che consiste il famigerato effetto-serra:
  • Una serie di freccette provenienti dallo spazio rappresentano i raggi solari:
  • Le freccette "trapassano" lo strato d'anidride carbonica, giungono sulla superficie terrestre, vi "rimbalzano", risalgono verso lo strato d'anidride carbonica, vi "rimbalzano" una seconda volta, tornano sulla superficie terrestre e così via in una sorta d'infernale ping-pong;
  • In base questo schema i raggi riflessi dallo strato d'anidride carbonica s'aggiungono ai raggi diretti e la temperatura dell'atmosfera aumenta.
Fine della descrizione.
Il fenomeno prende il nome d'"effetto-serra" perché lo strato d'anidride carbonica che si presume "galleggi" al disopra dell'atmosfera agirebbe come le vetrate d'una serra che lasciano entrare i raggi solari e ne trattengono il calore sicché le piante sensibili al freddo sopravvivano alle basse temperature.
In realtà, anche nel caso delle serre, le cose non sono così semplici: non per nulla, nelle serre, occorre installare una fonte di calore altrimenti le belle piante tropicali che vi si coltivano farebbero una misera fine.
Ma questa è un'altra storia
Ciò che in tutta questa teoria non quadra è la faccenda dello strato d'anidride carbonica galleggiante al disopra dell'atmosfera e, in proposito, mi domando: come può formarsi tale strato dato che l'anidride carbonica ha peso specifico superiore a quello dell'aria?
Caso mai, proprio per questo motivo, lo strato d'anidride carbonica dovrebbe formarsi al disotto dell'atmosfera. In proposito alcuni sapranno che nei Campi Flegrei esiste la "Grotta del Cane" dove questa realtà fisica può essere dimostrata a scapito di qualche infelice quadrupede.
Tuttavia è mia opinione che i venti impediscano la stratificazione d'anidride carbonica sia al disopra che al disotto dell'atmosfera e gradirei che qualche sostenitore dell'effetto-serra mi dicesse se e perché questa mia opinione è errata.
Sia ben chiaro: con questo non voglio sostenere che il progressivo riscaldamento dell'atmosfera negli ultimi decenni non sia una realtà e che continuare a "sversare" nell'aria milioni di tonnellate d'anidride carbonica sia un bene; anzi penso - quantunque non abbia le cognizioni per affermarlo - che aumentare la percentuale d'anidride carbonica nell'atmosfera sortisca rilevanti effetti climatici; cionondimeno, a mio avviso, la schematizzazione sopra illustrata resta falsa o errata o, quanto meno, semplicistica.


Nessun commento: